"Attent(at)i", lo spettacolo prodotto da Il teatro delle quisquilie in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è stata l'occasione per riflettere sull'importanza di essere cittadini responsabili sapendo superare la parola OMERTA'!!!
Le nostre classi seconde hanno successivamente visitato la Trento sotterranea alla scoperta della romanità!
Francesca è una ragazza siciliana che studia a Milano. La sua famiglia gestisce un negozio di articoli per la casa in Sicilia. Mentre sta tornando dai genitori per trascorrere insieme il Natale, una bomba scoppia all’interno del negozio e uccide il padre. La ragazza lascia a questo punto l’isola per molti anni e, quando vi farà ritorno, sarà per tentare un difficile riscatto per sé stessa e per la propria terra.
Si apre qui, nel ristorante che Francesca ha inaugurato dove un tempo c’era il negozio dei genitori, “Attent(at)i”, lo spettacolo de Il teatro delle quisquilie che ha debuttato al San Marco la scorsa settimana in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Quella di Francesca è una storia inventata, eppure molto simile a quelle raccontate nelle pagine di cronaca nera.
Il racket delle estorsioni, il cosiddetto “pizzo”, rappresenta ancora oggi una piaga in molte zone del Sud Italia, in particolare della Sicilia. “L’estorsione è la madre di tutti i crimini, perché è funzionale a stabilire, consolidare ed estendere il governo della criminalità organizzata sul territorio”, recita il manifesto di Addiopizzo, il movimento nato nel 2004 a Palermo per favorire una rivoluzione culturale contro le mafie.
Il teatro delle quisquilie, compagnia teatrale trentina da sempre attenta alle tematiche sociali e alla storia recente del nostro paese, dedica una nuova produzione a questo drammatico fenomeno.
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