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  • Immagine del redattoreCFP-UPT

ARCO - FOTOGRAMMI STUPEFACENTI - droga e giovani, che fare?


Martedì 16 aprile ad ore 20.30 presso l’aula magna del Centro di Formazione Professionale UPT di Arco sarà presentato al pubblico il libro FOTOGRAMMI STUPEFACENTI, Storia di una rivincita. L’autore, Federico Samaden, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero Trentino di Rovereto e Levico, già responsabile della comunità di San Patrignano di Pergine, racconterà la sua vita segnata dall’incontro con le sostanze stupefacenti. Attraverso San Patrignano la riconquista della vita e la successiva attività a favore dei tossicodipendenti fino alla direzione di un importante istituto scolastico.

Nel pomeriggio Samaden incontrerà alcune classi di Upt ed Enaip di Arco e Riva del Garda. “Un incontro voluto per lasciare agli studenti una testimonianza significativa – commentano i direttori dei tre centri di Formazione Professioanle, Diego Freo, Walter Iori ed Elisabetta Filippi. Serve informare, educare ed anche proporre storie di vita importanti ed assolutamente significative. I giovani hanno bisogno di testimoni e maestri autorevoli e coerenti; questa storia ci è sembrata importante da proporre ai nostri studenti perché aiuta a capire che dopo l’errore ci può essere la possibilità di una vita nuova, anche a favore degli altri”.

Tutta la popolazione è invitata.

Presentazione volume:

Dei propri sbagli si ha timore, si cerca di nasconderli agli altri per evitarne il giudizio. In adolescenza, terra di vita inquieta e di ricerca, gli errori sono spesso oggetto di giudizi adulti che, se non motivati e accompagnati da una sana dose di comprensione e fermezza, diventano macigni per chi li subisce. La droga gioca su questo, perché nasce dalla paura di vivere affrontando i propri limiti e le proprie solitudini, senza timore. E’ una via di fuga dallo specchio che il quotidiano vivere con gli altri ci impone. E' bene sapere che questo può capitare a tutti, a prescindere dal ceto sociale o dalle possibilità economiche. Il modo per non cadere in questa trappola è prevenirla, maturando la consapevolezza della preziosità della propria vita e del suo valore, sapendo cogliere il senso di infinita bellezza che sta dentro ad ogni cosa, anche negli errori e nelle situazioni che non si comprendono. In questo libro – che più di un libro, è un dono di vita – Federico racconta la sua esperienza di caduta e rinascita. La sua storia vuole essere una testimonianza a quelle “vite in crescita” che potranno riconoscersi nei sentimenti, nelle esperienze, nei dubbi, nelle speranze e nei timori di quel giovane ragazzo. Accanto a loro, Federico si rivolge al mondo degli adulti e in particolare ai genitori e agli educatori, affinché vigilino sui giovani e li aiutino a maturare un’identità solida, bilanciata, in grado di resistere alle pressioni mortifere che oggi permeano la società.


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